
Single disabili, o meglio single infertili: provocazione dell’OMS?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente dichiarato la volontà di includere coloro che non hanno un partner all’interno della categoria degli “infertili”; una decisione che, ovviamente, ha fatto discutere fin da subito, sul web e non solo. Di fondo, però, c’è la volontà di venire incontro a tutti coloro che, in mancanza di un compagno o una compagna, non possono mettere al mondo un figlio.
In cosa consiste, nello specifico, la proposta di considerare i single infertili?
Tutto nasce dal presupposto secondo cui un single, non avendo un partner sessuale, potrebbe accedere più facilmente a trattamenti come la fecondazione assistita; in questo modo, usufruire di tutto ciò non resterebbe più un diritto circoscritto alle coppie sposate, ma si estenderebbe a un numero maggiore di persone. Ovviamente, aldilà del concetto, è l’aggettivo “disabile” a creare discussioni ma l’intenzione non è certo quella di discriminarli.
Questo, però, non rischia di allontanare le persone dalla voglia di crearsi una famiglia?
Nonostante il numero dei single sia in aumento, una soluzione del genere va a favore di tutti coloro che avvertono un bisogno reale e concreto: nulla vieta di vivere la propria vita, fare conoscenze nuove e incontrare la propria anima gemella.